I sogni si fanno al buio

Accade qualche volta. Capita di sentire un’euforia strana, talvolta immotivata ma che ci regala una boccata di aria nuova. Fresca. L’aria di novità.

Mentre tutto sembra scorrere regolarmente, secondo i nostri ritmi. Quelli ormai consolidati. Quelli che ripetiamo ogni giorno. Proprio lì, nel bel mezzo delle nostre certezze, succede qualcosa di inaspettato che ci fa uscire dal nostro mondo di schemi. Badate, può essere qualunque cosa: una telefonata inaspettata, il nuovo libro comprato il giorno prima, che lo immagini a casa, sul comodino, ad aspettarti. E ti prende quella felicità infantile e per questo superba, che ti farà superare la giornata con una carica in più. Per un bambino è il regalo ricevuto per il compleanno, quello che gli fa desiderare di uscire da scuola il più presto possibile per andare a giocarci.

Sono quelle piccole cose che ti offrono un momento di evasione e leggerezza. Parlo di sensazioni, quelle difficili da spiegare nero su bianco, quelle che ci appartengono intimamente e che, forse, non abbiamo mai rivelato di provare. Come se parlarne ad alta voce spezzasse l’incantesimo.

Lo stesso incantesimo che avvolge le case durante i blackout. Una scocciatura, la mancanza di corrente, ma è anche una di quelle parentesi della giornata dove a staccarsi non è solo la luce. Siamo anche noi. Noi che ci allontaniamo dal resto del mondo, noi che tiriamo fuori dai cassetti le candele e mangiamo la pizza ancora nel cartone, sotto la luce fioca e un po’ traballante. Noi che ridiamo senza un motivo preciso. Chè se la luce non fosse andata via, niente di tutto questo sarebbe successo. La pizza sarebbe scivolata sui piatti, avremmo parlato meno e guardato più tv. Sarà per questo che quando il blackout finisce, se siamo stati capaci di coglierne l’aspetto giusto, nessuno dice “finalmente!”, ma quasi tutti si dispiacciono un po’. Chè ora, tutto torna come prima.

Quell’euforia portata dalle novità, grandi o piccole, è sempre una forza potente. Ti spinge a reagire meglio, a essere più allegro. La novità ti aiuta a vedere quanto un dettaglio, seppur minuscolo, possa fare la differenza.

Quando accade qualcosa di inaspettato, quando si aggiunge un piccolo elemento alla quotidianità, c’è solo una cosa che vorresti fare: correre. Correre per scaricare l’adrenalina, per dare un senso a quella strana felicità che non sai bene da dove arriva.

Ecco, la mia novità è proprio qui. A sinistra. Quel badge con su scritto “Runner”. Quel piccolo cambiamento nel mio blog, è la mia interruzione di corrente. La mia euforica serata al buio. Ho deciso di partecipare al concorso Blogger We Want You, indetto da Grazia.it. Se volete aiutarmi a non far tornare la luce, potete cliccare sull’icona. Una volta arrivati sul mio profilo di Grazia, se vi va, cliccate sul cuore rosso per votarmi.

Un vostro click, mi aiuterà ad andare avanti nel mio sogno e, in ogni caso, vi ringrazio.

Io, intanto, continuo a correre. Al buio, chè se torna la luce la magia si interrompe.

   

   

10 commenti

  1. Io arrivo con una piccola candela consumata, che minaccia di spegnersi. So che non sarà mai sufficiente per far ritornare la luce, ma spero che in qualche modo possa far parte di tutte quelle altre piccole candele che illumineranno il cammino per il tuo sogno. ^_^

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  2. Sante parole cara! Noi ( mio marito ed io ) adoriamo rimanere al buio per ascoltare musica ( mio marito è musicista) e soprattutto amiamo concentrarci sul meraviglioso rumore del silenzio. Sono purtroppo rare le occasioni per ricreare una ambientazione ideale ma le cerchiamo con ostinazione.
    Ti ho votata e riproverò a farlo.
    Buona serata! Emiliatrr

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    • Grazie davvero, non sai quanto mi faccia piacere il tuo voto. Continuate a cercare di ricreare quell’atmosfera, per quanto difficile, ne varrà sempre la pena. P.s: anche io suono! 😉 Grazie ancora!! 🙂

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